Carissimi lettori come ben sapete il 24 aprile è stato esposto nella chiesa di S.Giovanni Rotondo, il corpo di S.Pio (o meglio PADRE PIO), riesumato lo scorso marzo. Naturalmente, molti fedeli non sono stati d'accordo nel riesumare il corpo del Santo, in quanto sostengono che ci sia un interesse esclusivamente economico e non religioso. Ad enfatizzare maggiormente questo situazione è stata la dichiarazione rilasciata da Filomena Carriero(miracolata da padre Pio,a cui Ratzinger ha annunciato di voler fare visita) la quale ha affermato che ogni notte Padre Pio le comunicava che il 24 aprile, giorno in cui c'è stata l'ostensione delle sue spoglie, una catastrofe si sarebbe abbattuta su San Giovanni Rotondo, in quanto il Santo voleva che il suo corpo fosse stato lasciato riposare in pace.Infatti si sono regitrate scosse di terremoto prima della riesumazione in Umbria, poi tre notti a San Giovanni Rotondo e poi l’altro giorno a Roma. Oggi, 26 aprile, non ci rimane che dire “ PERICOLO SCONGIURATO!!!”.Naturalmente noi fedeli ci dobbiamo augurare che S.Pio non faccia scatenate in futuro la catastrofe che ha predetto alla Sign.ra Carriero.ta su San Giovanni Rotondo.
Tu non credi? Non preoccuparti:
è Dio che crede in te.
(S .Pio da Pietrelcina)
P.S = Filomena Carriero, 43 anni, ormai nota in tutta Italia perché affetta da una patologia clinica scientificamente conosciuta come Pannicolite post radioterapia, una malattia provocata da una alta dose di radio terapia che l’ha costretta a subire, in venti anni, oltre 550 interventi chirurgici in anestesia totale, una paziente che più volte si è sognata San Pio da Pietrelcina che, puntualmente, gli ha raccontato alcune vicende successivamente verificatesi.La lunga lunga serie di interventi chirurgici sono stati eseguiti dal dottore Vincenzo Valentini, il quale ha raccontato: “Molti episodi non hanno una spiegazione logico-scientifica. Come quando Filomena ebbe in sogno Padre Pio che le disse di farsi togliere alcuni frammenti di garza sterile che erano rimasti dopo le operazioni in tre punti diversi del corpo. Io, in un primo momento, non diedi credito alla donna perché nei tre punti indicatimi le cicatrici erano asciutte, ben chiuse e non mostravano problemi. Dovetti rassegnarmi e assecondare la paziente sottoponendola a intervento chirurgico durante il quale trovai i frammenti di garza che prima di addormentarsi Filomena mi aveva indicato”.
Nessun commento:
Posta un commento