“LA MAFIA E’ UNA MONTAGNA DI MERDA”, non è la citazione di una scena del film “ I cento passi”, ma è uno delle migliaia di striscioni presenti sabato 15 marzo a Bari, in occasione della “XIII GIORNATA VITTIME DI TUTTE LE MAFIE”.
100.000 persone si sono incontrate (area Punta Perotti) per manifestare contro la mafia e ricordare le centinaia di vittime che ha fatto. Presenti anche alte cariche istituzionali: i ministri D’Alema e Pecoraio Scanio, il governatore di Puglia Niki Vendola e sindaci di molte città italiane. Davanti al corteo che si è incamminato per le vie della città, mentre gli altoparlanti scandivano ininterrottamente i nomi delle centinaia di vittime,c’era anche il presidente dell’associazione LIBERA ( organizzatrice dell’evento) , Don Luigi Ciotti.
Emozionante vedere bambini con striscioni “ NON PERMETTEREMO DI AMMAZZARE I NOSTRI IDEALI”, “LA LEGALITA’ NON SI PREDICA, MA SI PRATICA”, fa capire come i giovani non permetteranno alla mafia di fare i suoi interessi, lasciando ben sperare per il proseguo della lotta alla mafia. Quello dato a Bari è una segnale che la società ha lanciato nei confronti dei mafiosi, i quali pretendo il silenzio da parte dei cittadini, capendo che la “popolazione onesta” non farà il loro gioco, ma griderà contro chi per anni ha ucciso barbaramente badando ai propri interessi personali. “NOI GIOVANI ABBIAMO SETE DI GIUSTIZIA”, cosi’ citava uno striscione realizzato da alcuni ragazzi di una scuola elementare, infatti, sta nelle mani di noi giovani il futuro della nostra società, la quale la vogliamo libera dalla mafia o da ogni altra forma di violenza, e per perseguire questo obiettivo bisogna reagire e non restare indifferenti, perché l’indifferenza uccide più delle mafie. Per non far cadere nel dimenticatoio chi lasciato la propria vita, portando avanti ideali di giustizia e legalità, lottando contro la mafia, bisognerebbe manifestare non una volta all’anno, ma quotidianamente. Solo in questo modo potremmo sdebitarci nei confronti di quegli innocenti che con dedizione hanno voluto combattere la mafia, presente maggiormente nel mezzogiorno, e per questo, Bari per un giorno è stata la capitale mondiale della legalita’. Facciamoci sentire, gridiamo, ribelliamoci alla mafia, non permettiamo che ammazzi anche i nostri ideali, anche il giudice Giovanni Falcone diceva: <<Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini>>.
100.000 persone si sono incontrate (area Punta Perotti) per manifestare contro la mafia e ricordare le centinaia di vittime che ha fatto. Presenti anche alte cariche istituzionali: i ministri D’Alema e Pecoraio Scanio, il governatore di Puglia Niki Vendola e sindaci di molte città italiane. Davanti al corteo che si è incamminato per le vie della città, mentre gli altoparlanti scandivano ininterrottamente i nomi delle centinaia di vittime,c’era anche il presidente dell’associazione LIBERA ( organizzatrice dell’evento) , Don Luigi Ciotti.
Emozionante vedere bambini con striscioni “ NON PERMETTEREMO DI AMMAZZARE I NOSTRI IDEALI”, “LA LEGALITA’ NON SI PREDICA, MA SI PRATICA”, fa capire come i giovani non permetteranno alla mafia di fare i suoi interessi, lasciando ben sperare per il proseguo della lotta alla mafia. Quello dato a Bari è una segnale che la società ha lanciato nei confronti dei mafiosi, i quali pretendo il silenzio da parte dei cittadini, capendo che la “popolazione onesta” non farà il loro gioco, ma griderà contro chi per anni ha ucciso barbaramente badando ai propri interessi personali. “NOI GIOVANI ABBIAMO SETE DI GIUSTIZIA”, cosi’ citava uno striscione realizzato da alcuni ragazzi di una scuola elementare, infatti, sta nelle mani di noi giovani il futuro della nostra società, la quale la vogliamo libera dalla mafia o da ogni altra forma di violenza, e per perseguire questo obiettivo bisogna reagire e non restare indifferenti, perché l’indifferenza uccide più delle mafie. Per non far cadere nel dimenticatoio chi lasciato la propria vita, portando avanti ideali di giustizia e legalità, lottando contro la mafia, bisognerebbe manifestare non una volta all’anno, ma quotidianamente. Solo in questo modo potremmo sdebitarci nei confronti di quegli innocenti che con dedizione hanno voluto combattere la mafia, presente maggiormente nel mezzogiorno, e per questo, Bari per un giorno è stata la capitale mondiale della legalita’. Facciamoci sentire, gridiamo, ribelliamoci alla mafia, non permettiamo che ammazzi anche i nostri ideali, anche il giudice Giovanni Falcone diceva: <<Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini>>.
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